Con l’avvento delle email, l’uso della carta si è ridotto drasticamente nella comunicazione tra aziende e privati. Questo è senza dubbio un fatto molto positivo. In questo articolo vogliamo soffermarci però su un argomento poco considerato – il consumo elettrico di cose come l’uso di motori di ricerca o della posta elettronica – e offrire qualche spunto per rendere ancora più green le nostre abitudini quotidiane.
Quanto consuma il web
Vi siete mai chiesti quanto consuma il web? Secondo un recente report di Shift Project, Internet è la causa di circa il 7% del consumo energetico globale. Ma non tutto Internet è da bollino nero in quanto a consumi. Qualche anno fa, ad esempio, il motore di ricerca Google ha reso pubblici i propri consumi: 2.26 kilowatt-ora per utente. Il che equivale all’energia necessaria per tenere accesa una lampadina da 60 watt per tre ore. Google ha trovato un modo per ridurre ancora il proprio impatto ambientale. Come? Con un semplice accorgimento: dando la possibilità di impostare uno sfondo di colore nero. In questo modo, si riduce significativamente il consumo di energia elettrica. In questo modo, inoltre, anche la durata della batteria dei dispositivi mobili aumenta.
Consumo energetico delle email
Nel conto di quanto consuma il web, vanno tenuti in considerazione anche i vari servizi di posta elettronica. L’Ademe, un istituto francese che si occupa di ambiente ed energia ha, infatti, diramato dati alquanto allarmanti su questo fronte. L’invio di una email da 1 Megabyte produce da sola circa 19 grammi di anidride carbonica. Vi sembra poco? Non se pensate che bastano otto messaggi per produrre tanta anidride carbonica quanta quella di un’auto che fa un percorso di un chilometro. E che, se cento persone mandano trentatré messaggi email al giorno alla fine dell’anno si saranno prodotte quasi 14 tonnellate di anidride carbonica, la stessa quantità che viene prodotta da un aereo che va e torna tredici volte da Parigi a New York.
Come fanno a inquinare le email
Potrebbe sembrare un controsenso dire che le email inquinano, ma non è così. Infatti, le email non vengono salvati in un fantomatico cloud ma, per poter funzionare, i servizi di posta elettronica si appoggiano su server. E questi, per funzionare 24 ore su 24, hanno bisogno di energia elettrica. Inoltre, vanno raffreddati, con un ulteriore consumo di elettricità. Un’altra prova di quanto consuma il web.
Alcuni consigli
Come si può fare in concreto per diminuire il peso di quanto consuma il web? Si può, in primo luogo, evitare di mandare email non strettamente utili e mandare allegati il meno possibile pesanti. Inoltre, è utile tenere pulita la casella di posta elettronica, per non sovraccaricare i server su cui si appoggia.